Axe-Fx in Italiano

AXE-ITA info.

Azz che putiferio solo per aver detto che l'axe non suona come un ampli vero come tutti sappiamo, non ho mica detto che suona male, altrimenti non avrei sostituito il mio vecchio rig per lui

Buon week end ;)

Diciamo che più che putiferio, hai espresso una tua opinione che ha prodotto una serie di importanti dettagli tecnici :ugeek.

Tutti finalizzati nel chiarire di cosa stiamo parlando e cosa ci troviamo fra le mani ;).

Quindi alla fine a mio modesto avviso, e sempre costruttivo esprimere un pensiero, anche se contrastante....
Se poi ci sono risposte adeguate nel farci comprendere la logica dell 'AXE , su come capirlo e trarne il massimo in qualsiasi contesto, ben vengano le esperienze di chi ne sa di più :p.

Io lo avevo provato in studio con i vecchi FW, ma live non avevo idea di come si potesse comportare :pride:, dato che sono come San.Tommaso (se non vedo non ci credo), da spettatore mi sono fatto una mia opinione :encouragement:.

Anche sulle release in arrivo, dove non "sempre" percepivo un sound pronto all'uso (per il mio gusto personale) e ci dovevo smanettare su..... adesso ho capito anche la logica di Cliff sulle FW in evoluzione :eek:, ed ognuno ha un suo personale punto di arrivo, e non è detto che coincida con il nostro gear & orecchio.;)

Ciao :mrgreen
 
Ogni osservazione, critica e suggerimento che vengono in primis dai beta-tester e anche dagli utenti di questo forum vengono presi in considerazione ma al timone c'è sempre la stessa persona che ha sviluppato quello che abbiamo oggi, con la sua visione ed i propri gusti; quindi se nulla viene gettato alle ortiche non è detto che si possa cambiare l'obiettivo che Cliff ha in mente.

Ritengo Smilzo, per la qualità dei contenuti che condivide con noi, la persona che più di tutti abbia una conoscenza approfondita del mondo "reale" e, visto che è con noi quasi dall'inizio, anche quella che ha visto l'evoluzione delle macchine e dei FW nel tempo. La conoscenza e l'uso (ho messo volutamente prima la "conoscenza") permette di aggiustare il suono creato di default dall'Axe sulle nostre esigenze, a volte più, a volte meno. Se non si conoscono le potenzialità della macchina è difficile ottenere ottimi risultati: a chi mi chiede se l'Axe sia semplice da usare di solito rispondo con un "no" perchè passate le prime ore usando i preset di fabbrica emerge la voglia di personalizzare e ben venga che sia così. Non vi siete mai chiesti perchè Matt debba andare a mettere le mani sui rig di tutti i pro con cui lavoriamo? Eppure di gente preparata dovrebbe essercene in quell'ambito.
...
E' molto più semplice mettere a 6 tutti i potenzionemetri di Fender Twin, metterselo dietro la schiena e suonare (suono e feeling fantastici) ma questa non è la mission dell'Axe perchè con questa unità, semplicemente, non avete solo quello...

Tnx Diego!
Ho il vantaggio di aver autocostruito diversi valvolari, di averne suonati molti altri, *ascoltando* costruttori e musicisti, riuscendo così a crescere. Cerco sempre di interagire con i costruttori per dare i miei feedback. Purtroppo le caratteristiche di un suono sono spesso difficili da cogliere a parole, e a distanza! Cliff ha un retaggio simile al mio, ingegneristico. Molti parametri avanzati sono di immediato utilizzo per un costruttore o uno smanettone: bias, class, etc... si associa subito un comportamento. Talvolta la realizzazione è convincente, talvolta meno.
A me sarebbe piaciuto che l'interfaccia si semplificasse, in modo da definire pochi controlli intuitivi: "crunchiness", "stiffness", "openess", "clarity"... l'utente non sa cosa succede dietro, è il software che se ne occupa. Al momento la cosa non sembra essere fattibile. Ci sono troppe variabili anche soggettive.
Una delle cose che ho suggerito a Cliff fin da subito è stata implementata sul II: le scene. Mi rende orgoglioso vedere che sono utilizzate in ambito professionale, proveniendo da pedaliere complesse con sistema switching che richiama i bypass la logica è intuitiva. Anche gli user amp sono una realizzazione di un confronto con Cliff: perchè non posso avere dei preset in cui gli ampli sono "collegati", come fosse una pedaliera su un unico ampli? Gli user amp furono la risposta di Cliff.
Sulla "pacca" in attacco si discusse molto ai tempi dello standard/ultra. Ad oggi posso dire che aveva ragione chi (come me) sosteneva che ci fossero differenze significative. Non è una semplice questione di dinamica, ma di "saturazione dinamica". Ritengo che un grosso balzo in avanti sia stato compiuto grazie ai feedback dei professionisti (The Edge, Vai, Petrucci). Riescono a far "ascoltare" e spiegare caratteristiche del suono che altrimenti non verrebbero prese nella giusta considerazione.

Una differenza significativa da un ampli reale (scelto tra migliaia di marchi e modelli e versioni!) è che non ha sei manopole e morta lì, non devi "accontentarti" del suono. Puoi modificare al volo il valore del trasformatore e dire "eh cacchio, questo nuovo suona meglio"! Ma la versatilità è un'arma a doppio taglio. Io mi impongo un principio: per ogni progetto, 3 o 4 suoni base massimo. Come avessi un ampli reale. Questo facilita anche il compito dei fonici. ;)
 
Tnx Diego!
Ho il vantaggio di aver autocostruito diversi valvolari, di averne suonati molti altri, *ascoltando* costruttori e musicisti, riuscendo così a crescere. Cerco sempre di interagire con i costruttori per dare i miei feedback. Purtroppo le caratteristiche di un suono sono spesso difficili da cogliere a parole, e a distanza! Cliff ha un retaggio simile al mio, ingegneristico. Molti parametri avanzati sono di immediato utilizzo per un costruttore o uno smanettone: bias, class, etc... si associa subito un comportamento. Talvolta la realizzazione è convincente, talvolta meno.
A me sarebbe piaciuto che l'interfaccia si semplificasse, in modo da definire pochi controlli intuitivi: "crunchiness", "stiffness", "openess", "clarity"... l'utente non sa cosa succede dietro, è il software che se ne occupa. Al momento la cosa non sembra essere fattibile. Ci sono troppe variabili anche soggettive.
Una delle cose che ho suggerito a Cliff fin da subito è stata implementata sul II: le scene. Mi rende orgoglioso vedere che sono utilizzate in ambito professionale, proveniendo da pedaliere complesse con sistema switching che richiama i bypass la logica è intuitiva. Anche gli user amp sono una realizzazione di un confronto con Cliff: perchè non posso avere dei preset in cui gli ampli sono "collegati", come fosse una pedaliera su un unico ampli? Gli user amp furono la risposta di Cliff.
Sulla "pacca" in attacco si discusse molto ai tempi dello standard/ultra. Ad oggi posso dire che aveva ragione chi (come me) sosteneva che ci fossero differenze significative. Non è una semplice questione di dinamica, ma di "saturazione dinamica". Ritengo che un grosso balzo in avanti sia stato compiuto grazie ai feedback dei professionisti (The Edge, Vai, Petrucci). Riescono a far "ascoltare" e spiegare caratteristiche del suono che altrimenti non verrebbero prese nella giusta considerazione.

Una differenza significativa da un ampli reale (scelto tra migliaia di marchi e modelli e versioni!) è che non ha sei manopole e morta lì, non devi "accontentarti" del suono. Puoi modificare al volo il valore del trasformatore e dire "eh cacchio, questo nuovo suona meglio"! Ma la versatilità è un'arma a doppio taglio. Io mi impongo un principio: per ogni progetto, 3 o 4 suoni base massimo. Come avessi un ampli reale. Questo facilita anche il compito dei fonici. ;)

E molto interessante seguire le Vostre discussioni :ugeek

Mi pare una cosa molto furba la modalità "8 scene" caricandosi tutti i blocchi ed evitare di passare da un preset ad un altro... si eliminano eventuali latenze di caricamento, cosa che sull'analogico si ricorre a mixer di linea per nascondere le latenze.

Altra cosa che condivido e quella di poter "semplificare" per quanto e possibile, almeno la prima finestra base su cosa siamo abituati a vedere....

Es. se ho un Tube Driver "a pedale" mi dovrei ritrovare i classici 3 o 4 pomelli: OUT LEVEL - HI.EQ - LO.EQ - TUBE DRIVE (vuoi metterci anche il pomello del Bias ? bene), ed una eventuale finestra sulla tipologia della valvola da montare, figo :encouragement:
Se uso un Big Muff PI USA ho i miei 3 classici pomelli: VOLUME - TONE - SUSTAIN, e cosi via per i restanti oggetti a disposizione, poi se ci sono altri sotto menu avanzati, uno in seguito, piano piano si addentra sempre più nella programmazione più spinta, se non ritrova le sue precedenti impostazioni abituali ;)

Ma queste semplici osservazioni sono da chi passa da una situazione Analogica ad una Digitale, che renderebbero un passaggio più "amichevole" per tanti :p

Link come questi già sono di grande utilità per avere dei riferimenti più chiari :encouragement:
http://forum.fractalaudio.com/axe-fx-ii-user-cabs-irs/84170-amp-factory-cabs-whats-photo.html

Poi dal dire al fare c'è di mezzo un sacco di lavoro, studio e DSP presumo :roll
O diversamente c'è la necessità di avere tutti quei controlli per avere uno step più professionale ;).
Ma vedo che anche sull' FX8 l'editor è configurato nello stesso stile.

Va be... per un attimo ho preso il volo :lol torno con i piedi per terra :mrgreen

Grazie per le vostre spiegazioni. :encouragement:
 
Last edited:
Trovo tutti questi discorsi molto interessanti e sinceramente c'e' sempre da imparare qualcosa o trarre un buon insegnamento anche da cose apparentemente contrastanti ...
Questo forum ( italiano ) e' sempre foriero di grandi soluzioni , non per niente e' l'unico non in lingua inglese veramente attivo .
Sarebbe bello si potesse organizzare qualche evento nella nostra terra ...

Credo che dalla quantita' di update post G3 , le sorprese positive saranno ancora tantissime ... Quindi felice di poter ascoltare e suonare un hardware che sta scrivendo assieme al suo diretto contendente una pagina importante della musica moderna .

Ps: spx90 ... Hai un problema con gli emoticon .... E' ora di uscire da questa dipendenza !! [emoji12][emoji111]️
 
Ha ha ha..... E vero Noriuky adesso che me lo hai fatto notare ho un eccesso di "emozicon" deve essere più forte di me :)
Dai mettiamola cosi.... ci metto un po di colore e allegria al forum !
Grazie Nori.
 
Tnx Diego!
...

Grazie a te!
E' molto bello avere ancora da imparare ed è una cosa che credo non smetterò mai di fare dato che mantiene testa ed ambizioni "giovani"!
Cliff è abbastanza particolare (come credo gran parte dei geni ;) ). Ma se una cosa lo tocca, potete stare sicuri che la porta fino in fondo.
 
Ma queste semplici osservazioni sono da chi passa da una situazione Analogica ad una Digitale, che renderebbero un passaggio più "amichevole" per tanti :p
Pur essendo generalmente contrario a "clonare" l'analogico con il digitale, devo prendere atto che gli ampli ed effetti per chitarra di successo sono tali per tante felici combinazioni: sonorità uniche, facilità di utilizzo, feel. Sono il culmine di decenni di tecnologia ed esperimenti. Una plexi, nonostante ci siano ampli più recenti che evolvono il concetto di distorsione, è un connubio felice: non si può rovinare il suono di una plexi, ma non si riesce a modificarlo granchè. Viceversa, se una plexi avesse controlli per il bias, capacità dei condensatori, impedenze in ingresso e uscita, voltaggi, potenza, retroazioni... qualcuno saprebbe cavarne fuori un suono personale e più funzionale, altri ne rovinerebbero il suono. In questo senso "replicare" la scarsa "versatilità" dell'analogico è un bene.

Una delle idee che ho suggerito alla Gordius (poi implementata con successo!) era la modalità di richiamo dello stato dei blocchi. Avevo osservato come nelle canzoni la struttura (ritornello, verso, variante) viene ripetuta più volte e richiede generalmente lo stesso suono, ottenibile bypassando alcuni pedali e selezionando l'ampli. Non volevo salvare una patch per ogni suono (in una canzone ci sono tanti suoni). Usavo 4 patch come fosse 4 setup diversi (ampli&cab) con i blocchi che emulavano i pedalini. La soluzione digitale con Gordius è stata quella di creare una modalità in cui lo stato dei blocchi viene salvato automaticamente in uscita dalla patch, così nel brano non devo pensare ad altro che attivare la patch giusta, settare (una prima volta) lo stato dei blocchi (es, distorsore e delay) e passare alla patch dopo... al secondo richiamo i blocchi sono correttamente attivati come avessi attivato o disattivato un pedalino. Se il brano richiede molti "tap" passo i preset necessari prima dell'inizio. In qualche brano utilizzavo una sola patch attivando i blocchi per le diverse parti (versatilità nelle jam session). Visivamento lo stato era chiaro dai led sulla pedaliera.
Abbiamo sviluppato sta cosa pensando alle patch come ad un setup virtuale, il corrispondente di una pedaliera ed un ampli. Cosa si può settare al volo in una pedaliera? Lo stato dei pedali. Bene. Controlliamo quello e gettiamo il resto! ;)
 
Scusa Smilzo, stai parlando di una pedaliera midi con "Instant Access" che attivano i blocchi singoli come se la griglia dell' Axe fosse uno loop switcher?
 
Già, ma è la programmazione il problema della Gordius LGX2, almeno per me. Se non si conosce il linguaggio da utilizzare per gli script delle macro è da perderci la testa e la pazienza.
 
Il discorso programmazione lo possiamo ripetere per l'axexfx, il pod, e via dicendo... occorre saper fermarsi. La gordius può essere programmata anche senza macro, come fosse una pedaliera normale, con la possibilità di inviare PC, CC e gestire switch o pedali d'espressione. Si può anche programmare per fare cose incredibili. Io la usavo come scheda MIDI per l'upgrade dello standard. Bisogna avere chiaro quello che ti serve. Castellano la trova eccezionale, sia per le dimensioni che per le possibilità di programmazione. Quello che potrebbe aiutare l'utente "umano" è una serie di programmazioni "base", da cui partire, invece della pedaliera vuota. Alla Gordius se ne parlava, ma alla fine ha prevalso lo "scaricare quello che c'è in rete o darsi una mano tra utenti". ;)
 
Ciao a tutti, la mia domanda è in particolare rivolta al povero Diego ;)
Ho appena visto che la Fractal ha messo in vendita sul proprio store online i cavi humbuster.
Esiste la possibilità che anche la G66 li metta in commercio per il territorio europeo?
Grazie!
 
Ciao a tutti, la mia domanda è in particolare rivolta al povero Diego ;)
Ho appena visto che la Fractal ha messo in vendita sul proprio store online i cavi humbuster.
Esiste la possibilità che anche la G66 li metta in commercio per il territorio europeo?
Grazie!
Trattiva in corso...
 
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