Axe-Fx in Italiano

Giusto per aggiornamento, ho tradotto tutta la prima parte fino ai blocchi effetto e quella successiva. Devo rileggere e sistemare qualche "orrore" di ortografia. La sezione blocchi è la più complessa perchè per come è stata scritta sono più i termini "tecnici" che non hanno traduzione del resto. Però so che per qualcuno è importante averlo e che non sia una traduzione fatta con google come mi capita di vedere in alcuni prodotti che acquisto.
 
infatti ricordo che anche per il manuale del II, dicesti che il problema più ostico era quello di tradurre/adattare i termini "tecnici" che di loro, in inglese, esprimono già il concetto e che quindi, più che una traduzione, abbisognavano di una "spiegazione" :)
Avere un manuale in lingua madre, è sempre una comodità, secondo me. Non son un madrelingua ma, mastico bene l'inglese; però, vuoi mettere la comodità di assimilare un concetto direttamente in italiano mentre smanetti sul "giocattolino" nuovo che, non afferrare magari un concetto base ed utile per una lettura non compresa al 100%? :D
Più che altro, volevo capire il perchè degli 8 ingressi usb per registrare o meglio, come sfruttarli.
Da qualche video sommario che ho visto, mi è sembrato di capire che si possano utilizzare anche più strumenti contemporaneamente? Non vorrei dire eresie in merito e, aspetto la settimana prossima (quando dovrebbe arrivare) prima di sparare qualche minchiata in merito.
Ho avuto poco tempo per documentarmi a causa del lavoro e, per le ferie manca ancora un po'....
A proposito Diego ma, così come Marco, anche tu fai delle sessions live in giro per lo scarpone?
Sarebbe una cosa bella conoscere le date live dei membri, soprattutto di chi è professionista.
 
Ormai da un po io sono dietro la console più che dietro una chitarra. Mi piace sempre ma ho trovato la "mia strada" nella produzione musicale più che nello suonare.e ultimamente questo mi sta dando molte soddisfazioni.
Per quanto riguarda l'USB il nuovo protocollo permette di gestire il doppio dei precedenti 4 canali (che potevano essere una coppia di dry e una coppia di wet). Teoricamente l'Axe-Fx III adesso può essere il centro di una piccola workstation di fortuna. Dico di fortuna perchè preferisco sempre usare unità dedicate allo scopo piuttosto che avere un'unità multivalente (ad esempio avere una scheda audio ed un unità effetto piuttosto che averne una unica, ma è una preferenza personale).
 
Ormai da un po io sono dietro la console più che dietro una chitarra. Mi piace sempre ma ho trovato la "mia strada" nella produzione musicale più che nello suonare.e ultimamente questo mi sta dando molte soddisfazioni.
Per quanto riguarda l'USB il nuovo protocollo permette di gestire il doppio dei precedenti 4 canali (che potevano essere una coppia di dry e una coppia di wet). Teoricamente l'Axe-Fx III adesso può essere il centro di una piccola workstation di fortuna. Dico di fortuna perchè preferisco sempre usare unità dedicate allo scopo piuttosto che avere un'unità multivalente (ad esempio avere una scheda audio ed un unità effetto piuttosto che averne una unica, ma è una preferenza personale).

bene, ti chiederò consulenza per il disco che sto facendo usando praticamente solo AXE FX III :D
 
Dipende chi sei e cos'hai come analogico (se vale la pena o meno usarlo HiWatt saldato a mano o Hiwatt ex MaxWatt saldato industrialmente), quale concetto di microfonazione hai e quanto tempo vuoi dedicare al setup (tempo che si paga). Con il digitale molta parte di setup se ne va e c'è più tempo per fare.
 
Quote
Pensa te che io invece uso solo ampli reali.......................... scherzo;):D
infatti mi piacerebbe sapere in che percentuale oggi si usa il vero o il digitale



Secondo me, e parlo da profano, dipende molto dal tipo di genere musicale ed il budget....già tempo fa leggevo di band scandinave che registravano quasi tutto in digitale o, chi lo fa in modo "ibrido" come lessi in un'intervista a Dave Davidson dei Revocation che, praticamente, registrava tutto dry a casa e poi andava di remaping in studio con mostri valvolari.
In ogni caso, più ci si addentra e più ci si rende conto che la musica - tra suoni/suonarla/produrla/etc - è un mondo senza confini con "regole" standard ma che anche se infrante, ti regalano belle emozioni o aprono a nuovi lidi....
Credo che chi, come Diego, produce, è in continua "evoluzione" lavorativa; non ci si ferma mai, praticamente un lavoro dinamico al 101%!
 
Per la produzione ci sono delle basi "tecniche" e "teoriche" da cui non si può esimersi: normalmente sono quelle che ti insegnano in un corso (a me a Berklee ma poteva essere qualsiasi altro posto) e che restano come mattoni su cui proseguire la costruzione della conoscenza. Poi ci sono le esperienze degli altri: e su questo si apre un mondo fatto di conoscenze o masterclass (consiglio a tutti potendo quella di Alan Parson o i vari Mix with The Masters con i fratelli Lord Alge, Puig ecc.).
In ultimo c'è la voglia di sperimentare: avere davanti una superconsole e milioni di euro di outboards o plugins ma non avere uno straccio di idea è come essere davanti al Commodore64...
Il bello della tecnologia al giorno d'oggi è che un disco lo si riesce a fare anche in casa senza ipotecarla.
 
Diciamo che noi chitarristi siamo al tempo stesso quelli più esigenti e quelli più "retrogradi" passatemi il termine.
Tutti gli altri strumentisti, nel tempo, si sono evoluti sia nello strumento che nella strumentazione.
Se pensiamo ai nostri cugini bassisti, ad esempio, il valvolare lo hanno abbandonato da anni, i bassi sono sempre più sofisticati e articolati.
La Stratocaster e il fender twin sono quelli da quando sono nati, e per molti sono oggetti intoccabili.
Solo nel metal c'è stata un minimo di evoluzione con le chitarre, 7-8, n corde, forme strane, tastiere ecc.
Noi siamo ancora quelli che si scannano per la battaglia digitale contro analogico dove si mescola scienza e feticismo anche da parte di gente che ne sa, che mi sembra fare più la figura dello stregone del villaggio approfittando della creduloneria di quelli che si fanno abbindolare :D

Proprio ieri un ragazzo mi scriveva palesando i suoi dubbi nel passare al digitale: " so che per sfruttare bene il digitale bisognerebbe collegarsi in diretta nell'impianto... sai... io fare anche il salto, ma ho un amico che mi dice che poi il suono cambia a seconda dell'impianto con cui si suona..."

questa è una delle contraddizioni più comuni che hanno tantissimi chitarristi che si fermano solo al suono che esce dalla cassa dell'amplificatore e si disinteressano di quello che avviene dopo.
A questa affermazione io rispondo semplicemente "ma secondo te, usando un ampli tradizionale microfonato, il suono invece rimane lo stesso in qualsiasi impianto!??!?!?!"
Quanti chitarristi ho sentito con suoni inascoltabili pur usando strumentazione ricchissima ma microfonata malissimo!! E loro convinti di avere il suono più bello del mondo!!!

il digitale ha il merito di aver spostato, per molti di noi, di sicuro per quelli che non sono in studio tutti i giorni, il punto di ascolto del suono. Ci rende un po' tutti dei fonici, non dico che dobbiamo essere come @Diego :D, ma abbiano cominciato a capire le caratteristiche dei microfoni, come si posizionano, gli impulse response che si abbinano meglio a un ampli piuttosto che a un altro, come disegnare un suono per uscire nel mix e soprattutto ci ascoltiamo da una fonte che è quella da cui ci ascolta il publico.
Credo che se impariamo ad ascoltarci nel contesto generale e non solo concentrati solo sul nostro strumento, potremmo guardare al concetto di suono in modo sicuramente più "libero" da preconcetti e strutture che ci portiamo dietro da tanti, troppi anni.
Al tempo stesso, come per tutte le cose, le basi sono sempre fondamentali e non vanno mai dimenticate perché fanno parte di un patrimonio personale che si può sfruttare a prescindere dalla tecnologia che deve essere un mezzo... il fine è quello di produrre musica ed emozioni!!!
 
No tranquillo, ne ho proprio oggi uno: anche i tastieristi sono restii al passaggio al digitale. Infatti oggi registra con un hammond arrivato ieri con un camion (!!!!) imballato come se fosse di cristallo e con il suo set di microfoni. Parlare a questa persona (nome molto noto in italia fra i tastieristi) di digitale è come sparargli un colpo...
Per il resto se uno decide di passare al digitale deve inevitabilmente accettare il fatto che non basta più infilare il jack, mettere il gain a 11 e suonare (quello era Marty McFly in ritorno al futuro): con il digitale la curva di apprendimento c'è e non ci sono scorciatoie. L'unica cosa che si può fare è decidere quando fermarsi (perchè teoricamente il limite superiore non esiste, e ne ho conosciuti di megatecnici che mi confermano questo). Chi compra prodotti FAS e non accetta questa cosa, lo dico contro il mio interesse, farebbe meglio a rimanere nell'analogico, più semplice e dove puoi dare la colpa alle valvole, al trasformatore ecc. Nel digitale, mantenendo costante le condizioni di uscita (impianto PA, FRFR, montiors) il suono è sempre quello quindi quando non è bello oggi non sarà bello nemmeno domani.

Alcune regole però valgono per entrambi i domini (analogico e digitale) e sono le prime cose che consiglio quando mi arriva la mail "ma non mi sento nella band" oppure "il suono cambia da casa alle prove":
  1. i suoni non si fanno in cameretta a 70 dB per poi essere usati sul palco
  2. i suoni non si fanno da soli sapendo che dopo dovranno combattere per avere un posticino nel mix
  3. l'ambiente dovi si va a suonare influenza il suono , indipendentemente da come è riprodotto, perciò tenersi aperta la possibilità a cambiamenti dell'ultimo minuto (riverbero, ecc.)
  4. la chitarra fa ancora la differenza (altrimenti potremmo usarne una sola)
  5. la mano fa sempre la differenza
Una piccola nota dato che stamattina mi hanno scritto chiedendomi un parere su chi fa patches e le vende.
I preset degli altri aiutano molto nella comprensione della macchina (la famosa curva di apprendimento) e possono essere un ottimo punto di partenza (altrimenti noi non ne metteremmo 384) ma non possono sostituirsi ad una consocenza della macchina che è indispensabile per poterla usare LIVE. Come Marco potrà confermare alcuni suoi acquirenti si lamentano (lo fanno anche con i preset di fabbrica che non pagano figuriamoci quando sono a pagamento) perché il suono non è lo stesso che sentono nei video o nelle demo. Questo non è un problema della patch ma di chi la usa o meglio di come la usa (volume, strumentazione pre unità FAS, strumentazione post unita FAS, tocco, sensibilità personale, regolazione del volume della chitarra, regolazione del tono della chitarra, tutti aspetti che chi fa preset non può considerare). Quindi io sono molto contento che finalmente ci siano utenti anche italiani con visibilità mondiale che producono preset e li vendono. Una domanda che mi è stata fatta era: "ma secondo te è giusto che li facciano pagare?". La mia risposta è stata: "ma quando compri il pane non lo paghi?" Dietro la realizzazione di un preset c'è un percorso di crescita fatto su molti cicli errore-miglioramento ed il risultato prodotto è sicuramente frutto di un lavoro che pertanto a cui deve essere attribuito un valore. Poi il "quanto" come sempre in economia lo decide il mercato: se il sig. Rossi fa preset più belli del sig. Bianchi il mercato accetterà un valore maggiore per i presets del primo.

Per riallacciarmi al post precedente: io non ho mai usato i preset di fabbrica (sia essi di un'unità o di un plugins) per più di mezza giornata o in un lavoro. Li ho usati per capire la macchina / il plugins. Ma questo sono io e non pretendo che si debba usare tutti questo metodo: credo però che sia importante quando ci si approccia ad una nuova macchina / tecnologia accettare "l'ignoranza" (nel termine letterale) e procedere per step fino a quando si riesce a gestire i problemi che possono insorgere (la mail "come si disattiva il tuner?", potrà sembrare strano, ma almeno una a settimana c'è...)

E adesso vado a lavorare che altrimenti non si mangia, buona giornata a tutti
 
No dai...chi se lo ricorda il Commodore 64!? stavo morendo! :D
Leggendo i post....ma quant'è bello leggere opinioni senza vedere che ci si scanna per difendere la propria idea eh?
Questo si, che fa apprendere/capire imparando dalle esperienze altrui!
forse non tutti si rendono conto che dietro ad un parere di un "addetto ai lavori" ci sono mesi di corso di studio ed anni di esperienza e non due googlate ad pisellum cape!
Buon lavoro Diego and folks!
 
I due estremi sono "non sai trovare il suono che serve" oppure "sai trovare il suono". Indipendentemente da analogico o digitale! Con l'analogico le regolazioni sono limitare e anche un "fesso" ottiene un suono passabile. Con il digitale le possibilità di smanettare sono enormi, e quindi anche i casini... ovviamente ogni musicista si posiziona tra i due estremi, dipende da esperienze, intuizioni, fortuna, etc etc... c'è chi è più bravo e chi meno ;) Con il progresso dei firmware, Fractal è sempre più "plug and play" come gli amp analogici (pur conservando possibilità di controllo avanzate).

La gavetta nei pub e localini può servire a capire come gestire i suoni dallo strumento fino alla PA.
Nei live la criticità è che non puoi "correggere" a fine brano l'esecuzione. Quello che hai esce. Preferisco pochi suoni ma buoni. Sto usando una patch e 8 scene, un ampli solo (ero partito con due in X/Y), drive bypass/X/Y per clean/crunch/rythm, e un compressore per aumentare i livelli nei soli, e una modulazione. Stop. Va bene per 20 cover diverse... non sarà identico alla cover, ma almeno esce la mia personalità! :)
 
Anche io. Preferisco il delay, magari con un po di modulazione, al riverbero (che da mixer riesce ad amalgamare meglio i suoni).
 
Normalmente il delay con tempi corti e una ripetizione suona meglio del riverbero su un distorto impastando meno il suono. Live lo lascio sulle acustiche meglio ancora se microfonate in stereo allora da un lato riverbero e dall’altro delay.
Quando si registra io preferisco aggiungerli dopo, possibilmente lo stesso riverbero in modo da creare l’illusione (ormai è così) che la band abbia registrato insieme. Ormai fra outboard e plugins la scelta di bei riverbero è ampia (il mio preferito resta sempre è comunque il Bricasti M7)
 
Buonasera a tutti i membri del forum. Mi scuso innanzitutto per l'intrusione in una conversazione avviata su tema ben diverso, ma ho necessità di risolvere un problema in tempi abbastanza limitati. Per motivi logistici, pur possedendone già una, da tempo sono alla ricerca di una MFC-101 Mark III. Mi rivolgo a Voi per sapere se c'è qualcuno che abbia intenzione di venderla, non essendo peraltro neanche disponibile nuova attraverso il distributore europeo G66 né potendo adattarmi - per mia incapacità senile - a pedaliere diverse con cui sarebbe peraltro difficoltoso ottenere il controllo di banchi, preset e scene dell'Axe FX II XL ed avere informazioni ben visibili sul display. Le uniche in vendita su Ebay o direttamente su siti esteri vengono dal mercato orientale (Malesia, Giappone) e hanno prezzi proibitivi cui andrebbero aggiunti anche gli oneri doganali. Nel rinnovare le mie scuse per l'intrusione, ringrazio per la cortese attenzione.
 
Buongiorno a tutti,
ieri ho fatto con il mio axe fx II un tone match della mia chitarra acustica.
La procedura è andata a buon fine e a mio parere anche il risultato, l’unica cosa è che ha un suono metallico sulle corde più piccole. Volevo chiedervi se avete qualche consiglio da darmi per poter togliere questo tipo di problema.
Visto la mia poca esperienza nel campo di amplificazione della chitarra acustica sono aperto a tutti i consigli che volete condividere per poter ottenere un suono super, come sono sicuro questa macchina possa fare.
Grazie a tutti
Rock on:smilingimp:
 
Buongiorno a tutti,
ieri ho fatto con il mio axe fx II un tone match della mia chitarra acustica.
La procedura è andata a buon fine e a mio parere anche il risultato, l’unica cosa è che ha un suono metallico sulle corde più piccole. Volevo chiedervi se avete qualche consiglio da darmi per poter togliere questo tipo di problema.
Visto la mia poca esperienza nel campo di amplificazione della chitarra acustica sono aperto a tutti i consigli che volete condividere per poter ottenere un suono super, come sono sicuro questa macchina possa fare.
Grazie a tutti
Rock on:smilingimp:

Ciao, io non ho AXE FX II ma immagino che sul III non sia diverso.
Ho fatto il TM per mia acustica ho fatto una IR, poi però ho miscelato con un'altra IR e molto equalizzatore
Questo è il risultato che ho ottenuto con la IR su AX8

 
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